Tradizioni folkloristiche

SAGRA DEGLI ABBÀ

Festa patronale di Frossasco, che cade all'inizio del mese di agosto. L'origine della tradizione degli "Abbà", cioè di un comitato di festeggiamenti retto da un capofamiglia per ognuna delle quattro contrade del paese (Contrada San Bernardino, Madonnina, Castello e San Donato), è uno dei rarissimi esempi della conservazione di un nome che ricorda l'antica società medioevale, che vedeva nell'abate annuo, l'incaricato dell'organizzazione di feste, balli e intrattenimenti.

Questa degli Abbà, è quindi una tradizione secolare, che a memoria vede coinvolti di anno in anno i capofamiglia con prole, eletti (con la durata in carica di due anni) per presiedere nei giorni dei festeggiamenti popolari i vari giochi, tornei e balli. Le manifestazioni, della durata di circa dieci giorni, sono maggiormente concentrate nella giornata della domenica, con la sfilata a cavallo dei figuranti in costume per le vie del paese, e dei successivi "giochi dei borghi" che assegnano alla contrada vincente uno stendardo, il "Leone Nero". Di contorno sono organizzati tornei sportivi, balli, mostre e spettecoli di vario genere. La Sagra vede nella giornata del martedì uno dei momenti più caratteristici dello scopo popolare di questa manifestazione: In Piazza Saint Jean de Moirans, luogo normalmente utilizzato per lo svolgimento della festa, viene distribuita polenta e salsiccia con a seguire spettacoli per il divertimento di tutti.

 

LA LESERA

La “lesera”, che neve e freddo permettendo si svolge nel periodo natalizio è una delle manifestazioni più antiche di Frossasco. Viene preparata con il lavoro serale e notturno di volontari una pista di ghiaccio larga non più di settanta centimetri. Questa preparazione dura fino a quando la pista non è diventata un sottile strato ghiacciato ben levigato. Le "lese" sono particolari bassi slittini con i pattini di ferro. Per viaggiare sulla lesa, bisogna formare una "Cuncà", cioè una fila unita di minimo tre lese, dove trovano posto cinque persone.

Un buon conduttore di cuncà può raggiungere una velocità di picco di 50 km/h. In particolari occasioni viene organizzata la "pitulada": nel punto in cui la cuncà raggiunge la sua maggiore velocità, viene stesa una fune, dove vengono appesi polli e tacchini (pitu) morti, con un anello sul becco. Il concorrente che riesce ad agganciare l'anello con un apposito attrezzo si aggiudica l'animale. Nell'ultimo decennio, durante la sagra degli Abbà, viene organizzata anche una versione estiva della lesera. Al posto delle lame di ferro le "lese" vengono dotate di ruote su cuscinetti a sfera.

 

I MAGNIN

I “magnin”, cioè i diciottenni in procinto di sottoporsi alla visita di leva che il venerdì grasso di carnevale, invadono fragorosamente il paese fin dalle prime ore della notte e per tutto il giorno, su di un carro appositamente allestito, passando di casa in casa a raccogliere offerte. Sotto il nome di "magnin" si identifica anche il loro rigoroso costume. I "magnin" sono vestiti come i calderai di un tempo con ampi mantelli e il viso ricoperto di fuliggine.

 

MANGIA CAMMINA E FAI BUON SANGUE

Camminata gastronomica tra le campagne frossaschesi, iniziativa promossa dall'AVIS di Frossasco in collaborazione con le Associazioni frossaschesi. Si organizza  ogni anno  tra aprile e maggio.

 

 

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